Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Comitato Provinciale di Firenze

di Luciano Scarlini (11.04.2005)

Comitato Provinciale ANPI FIRENZE
via M. Buonarroti, 13 - 50122 Firenze Tel. 055 241786 fax 055 241788

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia fu organizzata a Firenze nei giorni immediatamente successivi alla liberazione ed i primi dirigenti furono di nomina del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.

Nella sua prima fase di esistenza svolse un importante compito per giungere alla smobilitazione delle formazioni partigiane, nell'assicurare aiuto ai familiari dei Caduti, ai feriti ed agli invalidi e successivamente per il riconoscimento delle qualifiche e dei gradi Partigiani, collaborando con la Commissione di Riconoscimento Regionale che si sciolse nel luglio 1949, con notevole impegno associativo e personale dei dirigenti dell'epoca.

All'inizio era strutturata per Sezioni Comunali e con il coordinamento di un Comitato Provinciale che era espressione dei diversi orientamenti politici presenti nel Comitato di Liberazione Toscano che erano i seguenti: Garibaldini (PCI), Brigate del Popolo (DC), Partito d'Azione (GL), Matteottini (PSI), Liberali (PLI).

L'Associazione, considerata prima come una rappresentazione mediata di tutti i partiti politici aderenti alla Resistenza in Firenze operò attivamente ed unitariamente fino alla convocazione del Congresso Nazionale (1948) dove avvennero i primi elementi di una scissione che si sarebbe consolidata nel tempo. A Firenze la scissione non fu cosa facile e l'ANPI continuò nel suo lavoro ricercando nella pratica quotidiana una rinnovata volontà di unità antifascista.

Su molte problematiche che ci sono proprie l'ANPI di Firenze è stata anticipatrice di fatti e attività politiche che poi sono divenute attività comune dell'Associazione. Fra queste sono da rilevare i primi Convegni dei Partigiani all'Estero, le iniziative di pace a supporto delle attività del Comune per il Convegno dei Sindaci delle Capitali del Mondo, le manifestazioni antifasciste che divennero avvenimenti di valore nazionale negli anni del moderatismo e del tentativo di abbattere la Resistenza ed i suoi ideali.

Fra le attività che anticiparono un'epoca, fu il grande raduno delle Forze Armate e dei partigiani del settembre 1974, che fecero ritornare sulle divise militari dei protagonisti il nastrino del Corpo Volontari della Libertà e fra la gente la convinzione del valore politico della rivoluzione antifascista compiuta dalla lotta di liberazione.

Malgrado la scissione la maggior parte dei protagonisti scelsero di restare nelle file dell'ANPI, continuo è stato l'impegno per riconquistare l'unità delle forze della Resistenza sul piano di un rinnovato impegno antifascista e democratico avverso a chi voleva destabilizzare l'Italia nel suo più profondo valore di libertà.

Abbiamo passato tempi difficili, nei quali con il disgregarsi delle ideologie e dei partiti sembrava oramai definito il processo di esaurimento degli ideali portanti della Costituzione per lasciare posto ad un'Italia senza ideali nella quale sopravvive il solo stimolo liberista del profitto.
La conferma che la Resistenza aveva ancora un'alta valenza politica si è manifestata sempre nei momenti di crisi della vita politica avendo in Toscana ed a Firenze risposte adeguate sul piano delle idee e delle partecipazioni della gente, basta ricordarsi di "Nuova Resistenza", le manifestazioni del luglio 1960 ed infine il forte impulso antifascista delle giornate del Forum Sociale Europeo dove siamo stati presenti ed attivi.

Ogni Sezione opera sul territorio di competenza e con la più ampia autonomia la propria attività associativa, privilegiando i settori che gli sono più congeniali. Il Comitato Provinciale, nelle sue dodici sedute annuali e nei due attivi per il lancio del tesseramento e delle manifestazioni, accoglie ed amplifica le proposte che possono divenire comuni a tutta l'associazione e decide in merito a tutta l'attività associativa. Non hanno vita facile perché sono collegate alla presenza dei compagni della liberazione, il cui venire meno richiede spesso una lunga opera di ricostruzione della Sezione ed un suo accorpamento a quella più vicina.


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