La battaglia di Cetica

di Giovanni Baldini, 21-8-2003, Creative Commons - Attribuzione 3.0.

Questa storia si svolge nel comune di Castel San Niccolò (AR).

Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cappella di Pratalutoli - Cetica, Castel San Niccolò (AR)
- Cippo di Pratalutoli (*) - Cetica, Castel San Niccolò (AR)
- Lapide ai Caduti civili del 29 Giugno - Cetica, Castel San Niccolò (AR)
- Lapide del municipio - Strada, Castel San Niccolò (AR)
- Monumento di Cetica (*) - Cetica, Castel San Niccolò (AR)
- Ossario dei caduti di Cetica - Cetica, Castel San Niccolò (AR)
- Sepolcro dei Caduti civili di Pratarutoli - Cetica, Castel San Niccolò (AR)
- Sepolcro di Vannini - Caldine, Fiesole (FI)

I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto

La progressiva organizzazione e l'asserragliamento dei partigiani sulle montagne fra il Valdarno e il Casentino valse alla zona il nomignolo di "piccola repubblica del Pratomagno", anche se si trattava di una realtà meno complessa rispetto alle vere repubbliche partigiane sul versante emiliano dell'Appennino.

Cetica, già da tempo interessata da attività partigiana, era una delle possibili vie di accesso alle montagne più alte e quindi era presidiata da alcuni distaccamenti della Brigata "Lanciotto".
L'alba del 29 giugno 1944 truppe tedesche, fra le quali unità di élite come uno dei battaglioni della "Brandemburg", e repubblicane salirono verso Cetica utilizzando avanguardie travestite da partigiani.

Scoperti a pochi chilometri dall'abitato iniziarono ad azionare i mortai e a convergere da più parti. Una squadra della II compagnia della "Lanciotto" viene accerchiata e annientata ma gli attaccanti si concentrano soprattutto nella demolizione delle case e in violenze sulla popolazione. I partigiani ricevono rinforzi dai monti e riescono a fermare i nazi-fascisti e infine a respingerli, salvando parte del paese ed il mulino.
Sulla via del ritorno i tedeschi verranno a loro volta attaccati dai partigiani di Lazio Cosseri che li avevano preceduti.
Alla fine della giornata saranno contati dodici partigiani e undici civili fra le vittime dell'attacco, gli aggressori avranno perso cinquantacinque soldati.

Cetica è ricordata come il primo deciso successo in battaglie di difesa, un tipo di azione inconsueto per i partigiani, e che soprattutto fu scuola per l'avvenire.

Bibliografia

Partigiani in Casentino e Val di Chiana
di Raffaele Sacconi

con Jrank
ResistenzaToscana.it - Le associazioni federate