L'azione della stazione di Carmignano
di Giovanni Baldini, 19-3-2004, Creative Commons - Attribuzione 3.0.
Questa storia si svolge nel comune di Carmignano (PO).
Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Lapide del municipio - Carmignano (PO)
- Monumento di Poggio alla Malva - Poggio alla Malva, Carmignano (PO)
- Sacrario dei partigiani fiorentini - Rifredi, Firenze
I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto
Alle ore 1.10 della notte dell'11 giugno 1944 un'esplosione catastrofica distrusse la stazione di Carmignano. Il boato scoperchiò le case vicine, distrusse i vetri delle abitazioni di gran parte del territorio comunale e si fece sentire distintamente fino a Prato e a Firenze.
A saltare in aria erano stati otto vagoni ferroviari carichi di tritolo: una delle più spettacolari azioni di sabotaggio dei partigiani toscani.
La fabbrica Nobel di Carmignano produceva esplosivi per i nazifascisti, la SAP (Squadra d'Azione Patriottica) dei fratelli Buricchi decise di attaccare i vagoni portando sul posto una carica artigianale che doveva innescare una reazione a catena.
Approfittando della distrazione dei tedeschi e dei fascisti che erano reduci da una festa in loro onore i sappisti innescarono i detonatori, ma qualcosa non funzionò come previsto. Forse non furono sufficientemente prudenti (alcuni erano alla loro prima azione) o forse l'attrezzatura era troppo rudimentale: parte del gruppo venne investito dall'esplosione e Bogardo Buricchi, il capo della spedizione, e Ariodante Naldi furono letteralmente disintegrati, mentre Alighiero Buricchi e Bruno Spinelli perirono per le ferite. Tutti gli altri, feriti più o meno gravemente, riuscirono a scappare e a rifugiarsi in luoghi sicuri.
A seguito dei devastanti effetti la fabbrica Nobel fu costretta alla chiusura e l'immenso cratere rese inagibile il tratto ferrioviario per molto tempo.
Il nome di Bogardo Buricchi verrà dato alla formazione partigiana pratese che dal monte Javello scenderà a Prato per partecipare alla liberazione della città.
Nel luogo dove i sappisti avevano pattuito di ritrovarsi al termine dell'azione, fra la stazione di Carmignano e Poggio alla Malva, è stato eretto un monumento alla loro memoria.
I quattro caduti sono stati decorati con la Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria.