La strage di Piteccio-Bertocci
di Roberto Daghini, 22-5-2009, Tutti i Diritti Riservati.
Questa storia si svolge nel comune di Pistoia.
Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cippo di Bertocci - Prombialla, Pistoia
I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto
I tedeschi erano stati sconfitti nella città di Pistoia e nei dintorni il 21 settembre 1944, ma ancora una volta quattro innocenti trovarono la morte: due donne e due uomini furono falciati dai mitra in località Bertocci.
I quattro furono autorizzati dal comando tedesco, a macinare il grano ad un mulino posto in località “Campitelli”.
Nella zona erano arrivate una ventina di SS che si erano appostate sulla riva sinistra del torrente Ombrone.
L'area era stata interdetta ai civili ma non tutti ne erano a conoscenza e i quattro, che erano stati autorizzati dal comando tedesco a macinare il grano ad un mulino posto in località Campitelli, dalla località "Villa" scesero fino all'abitato di Bertocci raggiungendo il mulino.
Il sergente tedesco che comandava le SS diede ordine di sparare.
Il gruppo si gettò a terra ed evitò di essere colpito.
Raggiunti dalle SS furono fatti rialzare e invitati ad allontanarsi. Ma appena fecero come gli era stato intimato vennero colpiti.
Pochi minuti dopo soppraggiunse di ritorno dal mulino anche un'altra persona, tale Martino, anche lui fu fatto segno di colpi di arma da fuoco ma riuscì a sottrarsi.
Il proprietario della casa dove erano di base i tedeschi era il sig. Duilio Castelli, egli protestò per l'accaduto ma gli fu risposto dal sergente che per quanto lo riguardava erano tutte spie.
Il parroco Elio Ducceschi andò al comando delle SS e ottenne dagli aguzzini il permesso di dare una sepoltura provvisoria alle povere vittime vicino alla chiesa di Colle, sotto dei castagni.
I cadaveri furono poi esumati e portati nel cimitero di Piteccio il 22 ottobre 1944.