Le cave di Sassaia
di Giovanni Baldini, 7-2-2005, Creative Commons - Attribuzione 3.0.
Questa storia si svolge nel comune di Massarosa (LU).
Il 14 settembre 1944 il fronte si avvicinava a Viareggio, i partigiani in accordo con gli Alleati intensificano le azioni e attaccano l'entroterra della Versilia scendendo dalle Apuane, con puntate a Massarosa e a Stiava.
Le attività di collegamento con gli Alleati si fanno sempre più determinanti, la staffetta Nello Simoncini viene inviata a Vecchiano per contatti.
Sulla strada del ritorno, mentre rientrava attraverso i campi allagati fra Viareggio e le colline, si sente chiamare. Pensando a delle avanguardie alleate si avvicina, erano invece due soldati delle SS che lo strattonano ai bordi della strada e con una sommaria perquisizione lo identificano facilmente come staffetta partigiana.
Le SS lo portano nello spiazzo di fronte alla vecchia cava in località "Sassaia", lì il Simoncini nota subito dei cadaveri di civili uccisi di recente. Ma i tedeschi non lo mettono al muro immediatamente, tentano invece di sapere dove si trovano le avanguardie alleate.
Il Simoncini viene picchiato brutalmente, fino a non potersi più reggersi in piedi. Semisvenuto, in una pausa che i soldati si prendono per asciugarsi il sudore, poggia una mano su una tasca nascosta dei suoi pantaloncini australiani dove teneva ben sprofondata una pistola di piccolo calibro. Esplode tre colpi sul tedesco più vicino e poi si volta a cercare il secondo soldato, il quale non si preoccupa di vedere quello che accade, credendo che il commilitone abbia finito il partigiano.
Dopo aver colpito anche la seconda SS il Simoncini si trascina verso la strada Sarzanese, alcune raffiche provenienti dalla collina lo mancano di poco. Si nasconde dietro un albero, prende fiato e poi scatta verso l'acquitrinio per gettarsi in acqua.
Una seconda raffica gli spezza un braccio e lo colpisce anche ad un fianco, ma cade nel canneto dove riesce a nascondersi.
Alcune ore dopo incontra un amico che lo soccorre.
Nello Simoncini se la caverà dopo nove mesi di ospedale a Firenze.
Bibliografia
- Antifascismo e Resistenza in Versilia
"per chi non crede" -
di Francesco Bergamini, Giuliano Bimbi
ANPI Versilia, 1983