Parco della Resistenza di Caniparola

ai figli
dei figli dei nostri figli
ed oltre ancora
fin che la pietra dura
ed oltre ancora
noi dedichiamo
questo lembo di terra
come pegno d'amore
come consegna
di libertà

i partigiani del territorio
25 aprile 1984

motivazione della
medaglia d'oro al v.m.
conferita alla provincia di
massa-carrara

ardente focolare di vivido fuoco, all'inizio della oppressione nazi-fascista,
sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla resistenza vinse la
fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi
sanguinanti sugli impervi sentieri. subì ovunque stragi, devastazioni e
rappresaglie atroci, si abbarbicò sulle natie montagne facendo del gruppo
delle apuane la cittadella inespugnata della libertà, in epici
combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse: santificò il suo
dolore e il sangue dei suoi caduti, offrendoli come olocausto alla difesa
della propria terra e alla redenzione della patria.

BORIASSI ARRIGO
sapista

BORIASSI UGO
sapista

VERZE' GIANNINO
partigiano

GIULIO PETACCHI
collaboratore

MARIO RICCI
partigiano

GIUSEPPE BAUDONE
staffetta

don FLORINDO BONOMI
cappellano
di fosdinovo
membro del c.l.n.

MENEGHINI ENZO
partigiano

MARTELLI FERRUCCIO
partigiano

BORIASSI VALDO
partigiano

MUSSO ORIANO
partigiano

CASINI GIUSEPPE
m.o.
partigiano

TENERANI RUFIENGO
partigiano

resistenza di sangue
che ha bagnato la pietra
lavato la terra
e che ha fatto fiorire
la libertà.

resistenza
fu dolore di donne
sofferenza di vecchi
paura di bimbi.
fu sdegno
che diventò duro
come la pietra

resistenza
di giovani lungo i sentieri
nei boschi
sui sassi gelidi
nei canaloni
fra i bassi cespugli
vicino alle strade

quando le scarpe pesanti dell'invasore
calpestarono i campi
e braccarono gli uomini
fin dentro i muri
di tutte le case
ci fu resistenza.

questa pietra
alla memoria del popolo
che ha voluto la resistenza