I coniugi Stefanini

di Alessandro Bargellini, 8-11-2005, Tutti i Diritti Riservati.

Questa storia si svolge nel comune di Greve in Chianti (FI).

Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cippo di Panzalla (*) - San Polo in Chianti, Greve in Chianti (FI)
- Lapide a Stefanini - Firenze
- Lapide del quartiere 7 - Firenze Nova, Firenze
- Monumento di Lonchio (*) - Antella, Bagno a Ripoli (FI)

I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto

Il 2 agosto 1944 in località Panzalla, presso San Polo in Chianti, i tedeschi fucilano, in due momenti diversi, i coniugi Stefanini, Pietro e Dina, qui sfollati da Firenze.

Pietro Stefanini, maresciallo dei vigili urbani fiorentini (nato a Scarperia nel 1886) è fucilato intorno alle ore 11:30 presso la chiesa di San Clemente a Panzalla, a circa 500 metri dalla casa in cui è sfollato. Le circostanze che portano alla sua morte non sono chiare, ma pare che abbia opposto resistenza ad un tentativo di violenza carnale ai danni della moglie, ricordata come una bella donna. Avendo reagito con la propria pistola d'ordinanza ciò sarebbe bastato a decretarne la fucilazione.

La donna, Dina Buoncristiani (nata a Fucecchio il 14/4/1907, casalinga), in stato interessante, riesce a fuggire. I tedeschi la inseguono e dopo qualche ora la catturano. Non è certo se subisce sevizie, ma verso le 16:30 è anch'essa fucilata, sempre nei pressi di Panzalla.

Risulta che la Buoncristiani collaborava in qualità di staffetta con i partigiani della XXII bis Brigata Garibaldi "A. Sinigaglia", fornendo informazioni a carattere militare, medicinali e perfino armi. Pertanto prenderebbe corpo l'ipotesi di una delazione circa la presenza dei tedeschi e non un fatto casuale, considerando che in zona non sono più presenti i partigiani, ormai in marcia di avvicinamento a Firenze.

Entrambi i coniugi saranno inclusi nell'elenco dei Caduti della Brigata "A. Sinigaglia". Oggi nel luogo della morte di Dina, e precisamente nella scarpata del bosco, a poca distanza dalla colonica denominata "Ajaja", sorge un cippo in loro memoria.

Nota

Nel libro scritto da Angiolo Gracci i dati anagrafici della Buoncristiani sono diversi e contraddittori: alla pag. 139 è riportata la data del 12/4/1907, mentre alla pag. 118 (elenco caduti) vi è quella del 14/4/1905. Inoltre la data di morte è erroneamente individuata nel 3/8/1944.

Bibliografia

Brigata Sinigaglia
di Angiolo Gracci
1945

con Jrank
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