Una strage di pistoiesi a Trignano

di Roberto Daghini, 15-4-2009, Tutti i Diritti Riservati.

Questa storia si svolge nei comuni di Fanano (MO), Pistoia.

Tra le stragi che hanno coinvolto cittadini pistoiesi, bisogna ricordare quella avvenuta a Trignano in comune di Fanano (MO) che coinvolse sei persone originarie della frazione pistoiese di San Felice.

Nel paese di San Felice posto sulle colline a pochi chilometri da Pistoia il 24 settembre 1944 furono rastrellati dai tedeschi sette persone che per vari motivi si trovavano nascosti in zona.
Erano alcuni padri di famiglia: Dino e Virgilio Ciani, Mario Bartolozzi, Vittorio Gori, Francesco Nardi, Uliviero Menichini, Vannino Vannucci. I tedeschi li avevano catturati perché servivano per il trasporto di materiale bellico nella ritirata.

Arrivati in Emilia furono liberati nel comune di Montese. Nel fare ritorno a casa il 28 settembre giunsero a Trignano: una donna intenta a fare lavori agricoli presso una casa li avvertì della presenza di due tedeschi che erano intenti a stendere del filo telefonico e per sicurezza gli disse che era meglio che fuggissero senza farsi vedere.
I sette pistoiesi però risposero che non avevano nulla da nascondere.

Individuati furono subito arrestati dai tedeschi e portati al comando. L'ufficiale non credette alla loro versione e li scambiò per partigiani. Alle otto di sera dello stesso giorno furono fucilati e sepolti alla meno peggio nelle vicinanze.

A guerra finita nel gennaio 1945 il parroco di Trignano, don Emilio Bazzani, scrisse a quello di San Felice, don Alfonso Muratori, che aveva trovato sette corpi di toscani originari di San Felice. L'identificazione fu possibile perché una delle vittime prima di essere fucilato aveva rivelato la propria provenienza ai componenti della famiglia della casa dove era acquartierato il comando.

I parenti riconobbero i resti mortali, ma il problema maggiore erano i costi per l'esumazione e il ritorno in Toscana. A tutto fu ovviato grazie ad una sottoscrizione effettuata dai paesani di San Felice e anche grazie alla genorosità della Marchesa Vivarelli Colonna che concesse la propria auto con autista per il funerale e propose di pagare cinque delle bare.

Il 1 luglio 1945 furono fatte le esequie alla presenza del sindaco di Pistoia avv. Gino Michelozzi, del dott. Bianchi della camera del lavoro, dell'avv. Ardelio Petrucci in rappresentanza dei partigiani, di Renato Pierinelli e di don Alfonso Muratori.
Oltre alle salme dei sette fucilati si aggiunse anche quella di Poli Valoris fucilato insieme ad altri tre alla fortezza il 31 marzo 1944 perché renitente alla leva: disseppellito dal cimitero della Misericordia fu portato a San Felice in quanto originario del paese.

Bibliografia

I sette giovani di San Felice fucilati dai tedeschi a Trignano di Fanano il 28 settembre 1944
di C. Galigani
(in"Farestoria" n. 22), 1994

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