Fucilazione nel bosco di Patoncioli
di Alessandro Bargellini, 24-3-2008, Tutti i Diritti Riservati.
Questa storia si svolge nel comune di Scandicci (FI).
Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Lapide della Casa del Popolo di San Martino - San Martino alla Palma, Scandicci (FI)
- Sepolcro dei partigiani di San Martino alla Palma - San Martino alla Palma, Scandicci (FI)
I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto
La sera del 27/7/1944 alcuni soldati tedeschi, adibiti ad allestire una linea telefonica per collegare i vari Comandi di zona, giungono sul luogo in cui si trovano Giuseppe Bessi (nato il 29/5/1880, contadino, coniugato), suo figlio Ugo e Pietro Spinelli (nato il 12/4/1923, operaio, celibe), mentre stanno custodendo alcune bestie vaccine.
Non è possibile accertare con esattezza ciò che induce i tedeschi a catturare i tre; forse sospettano che si tratti di partigiani o, semplicemente, che stiano nascondendo il bestiame alle loro razzie.
Per puro caso si è potuto salvare Mario Tarchi, inviato sul luogo dalla madre dello Spinelli che, avendo avuto un brutto presentimento, lo ha pregato di richiamare il figlio a casa. La povera donna ha perso alcuni giorni prima, il 17/7/1944, l'altro figlio, Vasco, fucilato dai tedeschi a Mosciano con altri due ragazzi perché ritenuti partigiani.
Ma lo Spinelli, malgrado l’insistenza dell'amico, è voluto restare anche perché, forse, ha l'intenzione di unirsi in serata ai partigiani della formazione "Valerio Bartolozzi" per poter vendicare la morte del fratello.
I prigionieri sono condotti sino alla Fattoria del Torricino, sede del Comando germanico, ove vi pernottano segregati.
Il mattino seguente, 28/7/1944, intorno alle ore 10, scortati da due soldati, i tre sono avviati verso il luogo scelto per la loro esecuzione.
Durante l'attraversamento di un ponte sul borro della Valimorta, nell’omonima strada, Ugo Bessi vi si butta giù riuscendo a porsi in salvo. Inutilmente i tedeschi cercano d'inseguirlo, sparando anche alcune raffiche di mitra, ma non possono insistere oltre per non far sì che anche gli altri due prigionieri lo possano imitare.
Giuseppe Bessi e Pietro Spinelli poco dopo sono fucilati nel bosco di Patoncioli.
Al mattino del giorno successivo, 29/7/1944, Nello Beccaci, un pastore che sta accompagnando il proprio gregge, trova i due cadaveri ricoperti soltanto da alcune frasche ed un poco di terra. Subito avverte la famiglia del contadino Antonimi, imparentato con una delle vittime, che provvede a recuperare i cadaveri.
Bibliografia
- Scandicci e la sua gente
(Febbraio 1921 - Giugno 1946) -
di Renato Castaldi
Edizioni Polistampa Firenze, 1993